Finora la categoria è stata esclusa per il veto posto dal Garante della privacy
Al Ministero dell'economia e delle finanze ci stanno pensando da tempo, e hanno anche cominciato a lavorare per estendere ai medici l'emissione della fattura elettronica. Finora la categoria è stata esclusa per il veto posto dal Garante della privacy, che ha evidenziato criticità circa il trattamento dei dati sensibili riportati nel documento elettronico (codice fiscale del paziente e/o descrizione della prestazione ricevuta. Ma, secondo i vertici del Dicastero, è giunto il momento di includere anche i camici bianchi tra le categorie che dovranno attrezzarsi per emettere la fattura elettronica. Secondo le stime dell’Agenzia delle entrate sono ancora circa 2,2 milioni i contribuenti esclusi dall’obbligo di fatturazione elettronica: oltre ai medici ci sono imprese o lavoratori autonomi che rientrano nel regime di vantaggio; imprese o lavoratori autonomi che rientrano nel regime forfettario; piccoli produttori agricoli; società sportive dilettantistiche; soggetti non residenti in Italia che effettuano o ricevono operazioni.
Fino al 31 dicembre prossimo saranno sufficienti le fatture che i professionisti devono inviare al STS ai fini della compilazione del 730 precompilato. Resta invece confermato l’obbligo di fattura elettronica per quelle prestazioni sanitarie effettuate da professionisti che non devono inviare dati al Sistema Tessera Sanitaria (ad esempio, visite effettuate per conto di compagnie assicurative, aziende, enti, professionisti e altre casistiche di questo genere). Nel caso di prestazioni medico-sanitarie nei confronti di privati, specifica l’Agenzia delle Entrate, i medici e gli specialisti devono inviare telematicamente i dati al Sistema Tessera Sanitaria e, allo stesso tempo, emettere solamente fattura cartacea. O, nel caso vogliano creare un documento fiscale digitale, questo non deve essere trasmesso attraverso i server del Sistema di Interscambio.
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